L’intervista ad Adriana Galgano in occasione del ‘Premio Adriano Olivetti’, organizzata da Aif, l’Associazione Formatori Italiana.

pubblicato su AIF  | intervista ad Adriana Galgano |

logo-aifChe vantaggi può offrire la Gamification a livello esperienziale?

In questo mondo complesso, il coinvolgimento dei dipendenti è sempre più difficile da ottenere. La ricerca che Gallup conduce ogni anno a livello globale su questo tema evidenzia una triste percentuale. Solo il 15% dei dipendenti si sente emotivamente connesso con il proprio lavoro, i valori della propria azienda e desideroso di dare il massimo.

La GAMIFICATION, per i meccanismi emotivi che attiva, è particolarmente adatta ad intervenire in questo contesto. Offre infatti i vantaggi di aumentare la motivazione, incoraggiare la creatività, migliorare la comunicazione e introdurre dinamiche innovative.

Noi l’abbiamo introdotta nella nostra FORMAZIONE COMPORTAMENTALE con ottimi risultati.

 

Quali strategie un’azienda oggi può adottare per il Well-Being della persona?

Esistono diverse dimensioni del WELL-BEING che in parte dipendono dal tipo di lavoro che si svolge.
Ognuna è importante. Il WELL-BEING influenza il livello di energia di ciascuno di noi e quindi la qualità della nostra prestazione lavorativa.

Scelgo di parlare della riduzione dello stress che è un aspetto basilare del WELL-BEING.
Quattro strategie per la riduzione dello stress in azienda:

  • incoraggiare le persone a concentrarsi sulla singola attività invece che sul multitasking. Saltare continuamente da un report, a una mail o a una telefonata riduce la concentrazione e la produttività;
  • verificare che le persone abbiano dei reali momenti di pausa e di ristoro durante la loro giornata lavorativa. Stare ore e ore davanti al pc alla lunga riduce la produttività e l’efficacia;
  • organizzare orari flessibili che consentano di conciliare con più facilità la vita lavorativa con la vita famigliare;
  • formare alla resilienza e alla gestione dello stress. Ci viene chiesta questa formazione soprattutto per le professionalità sottoposte a impegno emotivo (per esempio, per chi si occupa di gestione dei reclami). E’ una FORMAZIONE che è invece estremamente utile a tutti.

Lo SMART WORKING è una modalità di lavoro legata al raggiungimento di un obiettivo che consente alla persona maggiore autonomia. Può pertanto sia aumentare il coinvolgimento che ridurre lo stress. E’ importante però verificare l’attitudine e l’adattabilità delle persone rispetto a questo nuovo modello organizzativo. Selezionare il candidato sbagliato può tradursi in una notevole riduzione dei vantaggi dello SMART WORKING.

 

 

Quali competenze saranno richieste dalle aziende nel futuro mercato del lavoro?

Nell’ottica della CUSTOMER EXPERIENCE EXCELLENCE, elemento sempre più cardine nel business, diventerà sempre più importante, a tutti i livelli, la capacità di valutare una situazione e prendere iniziative personali. Aumenterà ancora l’importanza di saper lavorare in gruppo e di saper gestire situazioni di problem solving.
Continueranno ad essere molto richieste le competenze digitali.

Indispensabile è la conoscenza dell’inglese.

Soprattutto sarà richiesto entusiasmo e metodo per continuare ad apprendere. La velocità alla quale l’azienda apprende diventa, infatti, un elemento chiave della sua competitività.

Per il Change management generazionale, in base alla nostra esperienza, il team work intergenerazionale, il MENTORING e il COACHING sono le risposte più efficaci. In particolare, il COACHING è sempre più richiesto.

Adriana Galgano

partner Ottantaventi

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