Gli obiettivi sono fondamentali per  la gestione efficace del tempo. Gli obiettivi possono essere raggiunti  più velocemente utilizzando la creatività.

 

pubblicato su GIORNALE DELL’ECONOMIA UMBRA | articolo di Vittorio Galgano |

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Definire in modo chiaro e preciso le mete da raggiungere è il segreto di ogni buon manager.

Non bisogna però trascurare l’importanza dell’immaginazione e della creatività. Quest’ultima è una risorsa per qualunque azienda.

Risposte creative ad ogni problematica aziendale.

“Non ci sono venti favorevoli per chi non conosce la meta”

Guglielmo d’Orange

 

L’importanza degli obiettivi

Purtroppo sono pochi coloro che definiscono in modo chiaro e preciso i propri OBIETTIVI e che pertanto sanno ORGANIZZARE il quotidiano in armonia con il loro raggiungimento. La mancanza di questa autoproiezione nella dimensione, in cui si svolgerà il resto della vita (il futuro) comporta uno sterile attivismo, delusioni e molto stress. A questo proposito sarà utile ricordare lo splendido pensiero di Lao Tse: “Chi è consapevole del proprio OBIETTIVO, si sente forte. Questa forza lo rende sereno. Questa serenità assicura la pace interiore. Solo la pace interiore consente la riflessione profonda. La riflessione profonda è il punto di partenza di ogni SUCCESSO“.

 

Queste parole assumono particolare significato al giorno d’oggi in cui assistiamo ad un controsenso: da una parte abbiamo il mondo moderno con la sua grande complessità di fenomeni che richiede soprattutto a coloro che dirigono una sempre maggiore capacità di concentrazione e di riflessione; dall’altra ci troviamo in presenza di manager sempre più deconcentrati e dispersivi.

 

Gli stessi mezzi di comunicazione con la loro velocità e varietà (mail, smartphone, telefono, incontri, riunioni, videoconferenze) invece di determinare una maggiore efficacia manageriale, favoriscono questa deconcentrazione e dispersione e spesso fanno del manager un individuo teso, a volte scortese, psicologicamente fragile in attesa dell’imprevisto da fronteggiare.

 

Questi manager hanno trascurato la cosa più importante: definire in modo chiaro e preciso le mete da raggiungere. Gli OBIETTIVI consentono di risparmiare TEMPO, di concentrare le azioni sulle cose importanti, di vivere con entusiasmo.

 

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L’uomo non trae soddisfazione da ciò che ha o da ciò che è, ma da ciò che sta perseguendo; nulla è più stimolante per lui come il generare quelle idee e compiere quelle azioni che, giorno dopo giorno, gli fanno sentire di avvicinarsi alle proprie mete.

 

La creatività. La risorsa più preziosa per raggiungere gli obiettivi.

Gli OBIETTIVI sono desideri, aspirazioni, situazioni collocati nell’avvenire. L’uomo è il signore incontrastato del pianeta terra perché riesce con la mente a proiettarsi nel futuro. Non solo ha la capacità di vedere come sono le cose e le situazioni, ma riesce anche ad immaginare come dovrebbero o potrebbero essere. Mentre un animale in un certo contesto riesce a vedere solo quello che c’è, l’uomo riesce a vedere anche quello che non c’è e che invece sarebbe bene che ci fosse.

 

Anche ciò che distingue un buon manager da uno scadente è proprio questa capacità di guardare una certa situazione aziendale e di immaginarne una ideale più intelligente e produttiva (OBIETTIVO da raggiungere).

 

Tra una situazione attuale ed una futura che viene immaginata vi sono vuoti da riempire, strade da percorrere, collegamenti da fare: vi è insomma una sfida creativa. Una definizione di CREATIVITA’ è infatti la seguente: collegare due o più cose che erano separate. Tipici collegamenti creativi sono quelli fatti con la corda ed il bastone dai quali l’uomo ha ricavato la frusta, la scala, la canna da pesca e l’arco.

 

Il grande vecchio Ford aveva come OBIETTIVO quello di riuscire a produrre più velocemente ed a costi più bassi le sue auto. Un giorno visitando un mattatoio vide la procedura con cui venivano smembrate le carcasse degli animali ed egli fece un collegamento con la sua situazione in senso inverso… nacque così la catena di montaggio ed egli motorizzò l’America.

 

Pertanto la CREATIVITA’ è una delle risorse più importanti per un’azienda e da essa dipende la sua sopravvivenza. Quando un’azienda ristagna è perché sovente i suoi manager non hanno più saputo trovare una risposta creativa ed adeguata alle problematiche aziendali.

 

Un MANAGEMENT competitivo è soprattutto un MANAGEMENT di tipo CREATIVO.

 

La CREATIVITA’ è una capacità innata? Che molte persone nascono con maggiori CAPACITA’ CREATIVE questo è un fatto certo, ma oggi tutti gli studiosi sono d’accordo che la CREATIVITA’ è molto diffusa in ogni essere umano e che il vero problema consiste nel saperla usare e sviluppare.

 

Per un corretto uso e sviluppo della CREATIVITA’ bisogna anzitutto creare delle condizioni mentali favorevoli eliminando tutti quegli atteggiamenti che sono i nemici peggiori del pensiero creativo.

 

Il nostro cervello, come molte altre parti del nostro corpo, si compone di due parti: emisfero sinistro ed emisfero destro. L’emisfero destro è innovativo e CREATIVO. Spesso molte persone non sono creative perché tutti gli stimoli, i suggerimenti e le idee dell’emisfero destro vengono sistematicamente e duramente bocciati dal giudizio freddo e distaccato dell’emisfero sinistro. Pertanto per essere creativi nella soluzione di un problema bisogna permettere all’emisfero destro di partorire tutte le idee e le associazioni di cui è capace e di consentire all’emisfero sinistro di intervenire con il suo giudizio solo dopo che l’emisfero destro abbia esaurito tutte le sue risorse.

 

Max Planck scrisse: “Chi non è in grado di concepire talvolta cose anche ipotetiche ed apparentemente assurde, non riuscirà mai ad arricchire il proprio scibile di nuove idee. E non solo nel concepire un’ipotesi, ma perfino nella formulazione definitiva di risultati scientifici acquisiti è spesso premessa indispensabile la capacità di riflessione a ruota libera”. Un modo di pensare basato esclusivamente sulla logica dell’emisfero sinistro uccide le nuove idee perché porta all’eliminazione sistematica di quelle possibili soluzioni dall’apparenza assurda o contraddittoria suggerita dall’emisfero destro.

 

La paura del ridicolo è un’altra limitazione della CREATIVITA’, spesso questo timore ci vieta di prendere la parola in pubblico e di manifestare magari delle idee geniali. Per essere CREATIVI spesso il coraggio è essenziale poiché ogni nuova idea o proposta che avanziamo ci rende dei pionieri e ci espongono al rischio dell’insuccesso e del ridicolo.

 

Nel 1802 W. Murdoc ricavò i gas dal carbone e quando propose di utilizzarlo per illuminare le città gli risero dietro e dissero che era pazzesco proporre d’illuminare le strade con del fumo! La storia del progresso è colma di esempi riguardo alle resistenze e agli ostacoli opposti dall’ottusità di molte persone rappresentative delle più disparate classi sociali.

 

Oggi, in un mondo così vario e complesso, atteggiamenti di chiusura, il non far nulla o poco per l’acquisizione ad ogni livello di una mentalità più idonea a far fronte alle sfide dei prossimi anni può costituire un vero pericolo. Come primo OBIETTIVO dobbiamo imparare a puntare su noi stessi e sulle risorse infinite della nostra creatività: questa può essere un appassionante avventura.

Vittorio Galgano

partner Ottantaventi

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