La seduzione non è una capacità innata. Saper ascoltare è una sottile arma di seduzione.

pubblicato su MILLIONAIRE | intervista a Vittorio Galgano ed Adriana Galgano |

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Provate a vendere senza uno sguardo, una battuta. Non ce la farete. Senza SEDUZIONE non si comunica. Occhio agli errori, però. Per lei: no a minigonne e scollature. Per lui: meglio non adulare e puntare sulla voce.

 

 

A Sharon Stone è bastato accavallare le gambe con stile per diventare una vera stella di Hollywood. Cameron Diaz è l’attrice con il reddito più alto al mondo (40 milioni di dollari l’anno) per quel “non so che” che la contraddistingue. Johnny Depp non è il classico bellone, eppure il settimanale People l’ha definito l’uomo più sexy al mondo. Tutte persone capaci di sfruttare il proprio fascino. Un’attitudine che funziona anche nel mondo della vendita, come in molti altri ambiti professionali. Secondo una ricerca dell’Università americana di Austin, in Texas, chi ha sex appeal guadagna dal 10 al 15% in più. E non è solo una questione di aspetto.

 

 

A fare la differenza è lo sguardo, il tono di voce, il gesticolare delle mani. Le TECNICHE DI SEDUZIONE PER IL CLIENTE sono diverse: per Vittorio Galgano, fondatore della società di formazione Ottantaventi (www.ottantaventi.it), saper ASCOLTARE il cliente è la più elegante e sottile arma di seduzione psicologica.
“Proporre lo stesso prodotto a tutti gli acquirenti nello stesso modo, senza fare domande sulle loro necessità, non è seduttivo. Il cliente capisce subito che non è comunicazione e fugge a gambe levate” commenta Adriana Galgano, partner di Ottantaventi.

 

 

Ma seduttivi si nasce o si diventa?
Si diventa: “La SEDUZIONE NELLA VENDITA – dichiara Galgano – non è una capacità innata. Bisogna studiare e sviluppare una tecnica che non si impara a scuola e che viene ancora travisata da molti”. Tra gli errori più comuni? L’adulazione, il ricorso troppo frequente e magari un po’ sfacciato ai complimenti. Anche dedicare un tempo eccessivo alle chiacchiere preliminari, per instaurare un rapporto più amichevole, sacrificando il tempo destinato alla VENDITA, è controproducente.
“Così il lavoro non cresce. Il VENDITORE non ha modo di presentare nuovi prodotti o magari capire se all’orizzonte sono comparsi dei concorrenti…” commenta Adriana Galgano.

 

 

Altro consiglio, e questo vale soprattutto per le donne, no a un abbigliamento troppo sexy. Puntare tutto sulla prestanza fisica e sull’abbigliamento può essere sbagliato. Sempre meglio essere sobri, senza però trascurare l’efficacia del sex appeal. Un acquirente può acquistare una volta perché attirato da uno sguardo malizioso o da un sorriso in più ma, se il prodotto non è di suo gradimento, difficilmente continuerà a comperare.
Per farsi largo tra la concorrenza, un solo sistema è efficace: la competenza professionale. “Le donne ormai sanno che l’appuntamento di lavoro conquistato solo grazie alla minigonna può essere una gran perdita di tempo, in cui si parla di tutto ma non si vende nulla. Meglio un aspetto gradevole, ma non troppo appariscente” afferma Galgano.

Adriana Galgano

partner Ottantaventi

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