Le fasi da seguire per essere certi di aver comunicato!

Perla di Massimo Brizzi 

Se non ottieni la risposta giusta… accertati di aver fatto la ‘giusta’ domanda!
Questa frase ci dice molto delle possibili difficoltà che due persone possono incontrare in un rapporto di COMUNICAZIONE; difficoltà che possono dipendere tanto da chi parla, quanto da chi ascolta. Chi parla infatti può fornire un contributo negativo alla COMUNICAZIONE nel momento in cui, ad esempio, utilizza un atteggiamento scorretto, un tono sbagliato, un LINGUAGGIO VERBALE e un LINGUAGGIO NON VERBALE inadeguati e trasmette quindi all’interlocutore segnali negativi.

 

Chi ascolta, d’altra parte, rischia di fare gli stessi errori, nel senso di reagire negativamente e dare quindi risposte ‘sbagliate’ o che possono risultare tali dal punto di vista dell’interlocutore.

 

La COMUNICAZIONE che ne risulta è inefficace e rischia di causare equivoci, fraintendimenti, tensioni, conflitti, perdite di tempo.

 

Corso LA COMUNICAZIONE EFFICACE

AGGRESSIVO O PASSIVO? ASSERTIVO!

 

Nessuno dei due interlocutori infatti dà il proprio contributo all’instaurazione di quella COMUNICAZIONE a “due vie” che rappresenta da sempre la base di partenza per rapporti di COMUNICAZIONI EFFICACI:

  • io faccio la “domanda giusta” al mio interlocutore (gli dico cioè qualcosa con atteggiamento, tono, voce e LINGUAGGIO DEL CORPO tali da originare nel mio interlocutore reazioni positive);
  • ciò che dico ha sul mio interlocutore un impatto positivo, a livello sia razionale che emozionale e lui mi dĂ  la “risposta giusta” (cioè reagisce in modo da contribuire all’instaurazione di un efficace processo di COMUNICAZIONE).

 

In questo caso la COMUNICAZIONE non è più la somma di due monologhi, ma è diventata un dialogo, il che non significa che “siamo d’accordo”, (se così fosse, sarebbero ben poche le COMUNICAZIONI EFFICACI), ma che ciascuno di noi ha contribuito a far sì che la COMUNICAZIONE percorresse efficacemente le due “vie”, da me verso l’interlocutore e dal mio interlocutore verso me.

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