Ci sono tre grandi cose al mondo: gli oceani, le montagne e una persona motivata (Winston Churchil)

Perla di Massimo Brizzi 

Svolgere un lavoro stimolante, avere prospettive di carriera, ricevere riconoscimenti per i risultati raggiunti, sono importanti motivazioni a dare il massimo nel proprio lavoro.

 

È quindi molto importante che il TEAM LEADER abbia l’obiettivo di individuare e soddisfare queste MOTIVAZIONI per:

  • migliorare i risultati del proprio GRUPPO;
  • stimolarne la collaborazione e il coinvolgimento in tutte le situazioni;
  • favorire atteggiamenti costruttivi nei confronti del cambiamento;
  • sviluppare il senso di appartenenza.

 

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Come raggiungere questi OBIETTIVI?

 

Grazie ad alcune capacità molto utili per infondere motivazione ed entusiasmo:

coltivare attitudini personali che siano di esempio per colleghi e collaboratori: buon umore, equilibrato senso di ottimismo, atteggiamento positivo nei confronti del lavoro, degli OBIETTIVI da perseguire e dei cambiamenti da gestire;

tener conto delle capacità e delle attitudini di ciascuno, individuando coloro che sono più portati a ricevere incarichi di responsabilità, rispetto a chi tende ad eseguire.
Per esempio, nominiamo “capo-progetto” qualcuno che sia MOTIVATO e non terrorizzato dal ricevere questa investitura;

 

sviluppare l’orientamento all’obiettivo da parte di tutto il gruppo: fissiamo OBIETTIVI motivanti, verifichiamo l’andamento dei lavori di ciascuno, ribadiamo costantemente l’importanza del rispetto dei tempi e del lavoro dei colleghi, ricordiamo che grazie al proprio lavoro ciascuno contribuisce al raggiungimento dell’OBIETTIVO del GRUPPO.
Così facendo, rinsalderemo anche auto-stima e sicurezza: le persone infatti amano svolgere le attività che svolgono bene e raggiungere l’OBIETTIVO è la conferma più motivante del fatto che un lavoro è stato realizzato bene;

 

dare direttive chiare e precise, che non creino equivoci o incertezze relative alla qualità, ai tempi, alle modalità e alla valutazione delle attività da svolgere;

 

dare riconoscimenti all’ottenimento dei risultati, ma anche all’impegno profuso e all’eventuale raggiungimento di OBIETTIVI intermedi. Si tratta di un atteggiamento molto motivante, ma anche da dosare attentamente: può infatti far nascere l’equivoco che è sufficiente impegnarsi, per ricevere riconoscimenti, a prescindere dal fatto che gli OBIETTIVI siano raggiunti.

 

O addirittura può causare demotivazione e ripicche, se le ore passate in ufficio o in azienda vengono considerate come una fonte di riconoscimento “dovuto”, scollegato da produttività e risultati.

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